L’automobile è un bene “mobile” … e registrato. Questo significa che quando la si acquista si ottiene anche il relativo certificato di proprietà. E quando la si acquista usata, si deve adempiere al passaggio di proprietà che certifica il fatto che un precedente proprietario ci ha ceduto quella vettura. Un’operazione formale, che deve essere però effettuata nel rispetto delle norme vigenti.

Dove fare un passaggio di proprietà per un’auto?

Il passaggio di proprietà può essere fatto tramite le agenzie specializzate in pratiche automobilistiche come Consea, un partner affidabile ed esperto per la gestione di parchi veicolari e pratiche automobilistiche in genere per aziende, enti pubblici, società di trasporto e auto individuali.

Le agenzie come Consea si occupano sia delle visure preliminari e delle successive richieste di registrazione presso PRA e Motorizzazione. Rimane comunque la possibilità per i privati di poter svolgere le pratiche automobilistiche di passaggio di proprietà in forma autonoma.

Come avviene un passaggio di proprietà di un’auto?

In realtà i passaggi sono molti, ecco perché conviene affidarsi a una società di consulenza automobilistica e pratiche auto come Consea. Per facilitare il processo immaginiamo però tre passi fondamentali.

  1. Il primo ovviamente è l’accordo tra le parti: un venditore e un compratore decidono di dare seguito a una vendita dopo aver stabilito un accordo sul prezzo del bene, nel nostro caso un’auto usata.
  2. Un secondo passo, quello che può richiedere la consulenza di una agenzia di pratiche auto è la sottoscrizione dell’atto di vendita con il quale un venditore dichiara di aver appunto venduto il veicolo all’acquirente al prezzo stabilito e sottoscrive la dichiarazione di vendita in un ufficio autorizzato, come ad esempio uno Studio di consulenza automobilistica titolare S.T.A. come Consea, un Ufficio anagrafe del Comune, la Motorizzazione Civile, il P.R.A. o uno Studio notarile, dove un pubblico ufficiale autenticherà la firma apposta in sua presenza.
  3. Un ultimo passo è quello della trascrizione dell’atto nei pubblici registri: trascrizione da fare entro 60 giorni dalla sottoscrizione, un atto che è obbligatorio registrare sia presso la Motorizzazione (che rilascerà un tagliando di aggiornamento della Carta di Circolazione) sia presso il P.R.A., che emetterà un nuovo Certificato di Proprietà Digitale e la relativa ricevuta.

Quali sono i documenti necessari per effettuare un passaggio di proprietà?

La prima cosa dare fare dopo aver firmato il contratto di compravendita di un auto è raccogliere tutti i documenti necessari al passaggio di proprietà (detto anche voltura):

  • il certificato di proprietà (è il certificato di proprietà dell’auto o foglio sostitutivo sul cui retro ci sarà la firma del venditore autenticata che accompagnerà la dichiarazione di vendita)
  • la carta di circolazione (meglio farne anche una fotocopia)
  • una copia del documento d’identità e del codice fiscale di entrambe le parti
  • l’eventuale delega, se il diretto interessato non può provvedere personalmente
  • eventuale dichiarazione sostitutiva con cui l’acquirente dichiara la residenza, se diversa da quella indicata nel documento d’identità.

Da qualche tempo, il certificato di proprietà non è più cartaceo ma digitale. Se ci si trova di fronte a un certificato di tale genere, le cose non cambiano e gli adempimenti richiesti per procedere al passaggio di proprietà dell’auto sono i medesimi appena visti.

Se l’acquirente è cittadino non Comunitario (extra U.E), occorre allegare anche: copia del permesso di soggiorno in corso di validità oltre all’originale in visione (se scaduto, le fotocopie attestanti la richiesta del rinnovo). Come dicevamo poi, se l’acquirente non può essere presente, occorre una delega firmata in originale dal delegante e copia del documento d’identità del delegato.

E nel caso di un mini passaggio di proprietà? I mini-passaggi, anche chiamati mini-volture o passaggi con la Legge Dini, sono passaggi a tariffe agevolate che lo Stato consente quando un veicolo viene venduto a un commerciante di veicoli, in questo caso il passaggio non paga l’IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione) e paga metà emolumenti al PRA, ai sensi dell’Art. 56, comma 6, Decreto Legislativo 446/1997 (Decreto Dini). Affinché la mini-voltura sia considerata regolarmente effettuata è necessario che anche l’atto di vendita venga registrato negli archivi della Motorizzazione Civile e del Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Da un punto di vista pratico, per effettuare la mini-voltura è necessario registrare il passaggio di proprietà presso uno STA (Sportello Telematico dell’Automobilista) presentando la documentazione del caso, la stessa che occorrerebbe per un classico passaggio di proprietà. 

Come verificare l’avvenuto passaggio di proprietà di un’auto?

Il passaggio di proprietà quando si acquista o si vende un’auto usata prevede precisi adempimenti: le fasi, come dicevamo, riguardano principalmente l’aggiornamento della registrazione al Pubblico Registro Automobilistico, che rilascerà il Certificato di Proprietà Digitale (CDPD), e l’aggiornamento della Carta di Circolazione presso la Motorizzazione.

Attraverso lo STA, lo Sportello Telematico dell’Automobilista, uno sportello che consente di ottenere subito le targhe, la carta di circolazione e il certificato di proprietà digitale (CDPD) di un veicolo è possibile verificare l’avvenuto passaggio di proprietà.

Qualora la richiesta di passaggio di proprietà non sia stata effettuata tramite uno STA è opportuno richiedere una visura al PRA fornendo la targa del mezzo per verificarne l’intestatario. Importante: se il passaggio non è stato effettuato, anche se il compratore è in possesso dell’auto, di fatto è sempre il venditore che è ancora l’intestatario e quindi il responsabile in caso di danni, tasse automobilistiche non pagate e violazioni al Codice della Strada.

L’articolo 94 del codice della strada stabilisce che “chiunque circoli con un veicolo per il quale non è stato richiesto, nel termine stabilito dai commi 1 e 2, l’aggiornamento o il rinnovo della carta di circolazione e del certificato di proprietà è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 353 a euro 1.762″

Quanto tempo ci vuole per fare il passaggio di proprietà auto?

In generale per un’agenzia è una pratica abbastanza semplice. Il passaggio di proprietà richiede un giorno lavorativo per la registrazione. Se una delle parti è un ente giuridico, come ad esempio una società, è necessario che si presenti il legale rappresentante munito di visura camerale non più vecchia di 3 mesi. La visura camerale è possibile richiederla direttamente all’atto del passaggio. Fanno eccezione i casi particolari, come il passaggio di proprietà auto di un defunto oppure di auto cointestate.

Quale è la procedura tra un’azienda e un privato?

La procedura è sempre la stessa, tranne per un elemento: se l’azienda è una società e dunque un soggetto giuridico autonomo, dovrà intervenire il legale rappresentante di quest’ultima. Per realizzare la trascrizione al PRA dei veicoli da o a una società si deve far riferimento, inoltre, all’Atto costitutivo della stessa. Nel documento sono registrate infatti la ragione o la denominazione sociale, la sede, e altri dati societari richiesti dal Codice Civile.

Il passaggio di proprietà auto tra società è molto simile al passaggio (alcuni lo chiamano “trapasso”) auto tra persone fisiche, cambiano solo leggermente i documenti da produrre e bisogna fare, come dicevamo, attenzione al potere di firma del legale rappresentante. Per maggiori informazioni contatta Consea.

Cosa fa un consulente automobilistico?

Il Consulente Automobilistico è un professionista che esercita una attività legata alla consulenza e all’esecuzione delle formalità burocratiche di pertinenza dei mezzi di trasporto. Questa attività è regolamentata in Italia sin dal 1947, ed è stata definitivamente normata dalla Legge dello Stato Italiano n. 264 del 1991 che ha a oggetto la “Disciplina dell’attività di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto”.

Perché conviene rivolgersi a Consea per un passaggio di proprietà automobilistico?

Perché è possibile fare i dovuti accertamenti su eventuali problemi come i trascorsi pagamenti del bollo, sui fermi amministrativi e sugli intestatari precedenti.

Perché si risparmia sul tempo e si è flessibili nella scelta di modalità e orari; è inoltre possibile procedere con l’autenticazione delle firme in sede.

Perché tra i principali servizi offerti da Consea troverai: Certificazioni in conto terzi; Certificazioni in conto proprio; Certificazioni di Sistemi di Gestione (Codice di Buona Pratica, SQAS); Certificazioni di sistemi di gestione; Trasferimenti di Proprietà; Immatricolazioni (autovetture, autocarri, motocicli, rimorchi); Re-immatricolazioni; Perizia di stima giudiziale, stragiudiziale e ordinaria su mezzi e attrezzature; Iscrizione albo trasporti rifiuti; Consulenza trasporto A.D.R./R.I.D./A.D.N. e rifiuti; Perizie di stima ordinarie, giudiziali ed extragiudiziali; Radiazioni; Duplicato Carta di Circolazione; Duplicazione Certificato di Proprietà; Perdita di possesso del veicolo; Rientro in possesso; Rinnovo e rilascio Targhe prova; Rinnovo e rilascio A.T.P.; Trasferimenti di proprietà macchine operatrici e agricole; Revoca del fermo amministrativo; Contrassegno per ciclomotore; Visure P.R.A., DTT (Motorizzazione); Nazionalizzazioni; Cancellazioni / Iscrizioni Ipoteca; Collaudi; Prenotazione revisione periodica.

MAGGIORI INFORMAZIONI

Per maggiori informazioni ti consigliamo di chiamare direttamente la nostra agenzia al numero 080 485 66 22 o inviare una mail compilando il form di contatto.

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