PAYT, sistemi per la gestione comunale dei rifiuti: esperienze italiane e una nuova proposta.

Riportiamo qui sotto l’abstract in italiano dell’articolo scientifico in lingua inglese “PAY AS YOU THROW – SYSTEMS FOR MUNICIPAL WASTE MANAGEMENT: ITALIAN EXPERIENCES AND A NEW PROPOSAL” pubblicato sulla rivista Environmental Engineering and Management Journal nel mese di Ottobre 2020, Vol. 19, No. 10, 1657-1668 da Gaetano Drosi, Mattia Lorandi, Alberto Bossi, Jennifer Avakian di Softline Srl e Federico Villani di Consea.

 

Pay as You Throw (PAYT)Paga Quanto Conferisci  è un modello di tariffazione puntuale utilizzato per lo smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani. L’implementazione di PAYT richiede tre elementi principali:

  1. la misurazione della quantità di rifiuti generati;
  2. un strumento per identificare l’utente che genera rifiuto;
  3. la definizione del costo unitario per la tariffazione basato sulla quantità di rifiuti raccolti e sui servizi effettivamente forniti.
Il sistema PAYT suddivide l’imposta municipale complessiva dei rifiuti solidi in una parte fissa, non dipendente dal servizio e una parte variabile correlata alla quantità di rifiuti prodotti e raccolti.
L’approccio PAYT si sta applicando sempre di più nella gestione dei rifiuti perché:
  1. supporta una gestione più sostenibile della raccolta dei rifiuti dal punto di vista economico, ambientale e sociale;
  2. è uno strumento potente per aiutare le autorità locali a sostenere e ottimizzare le politiche di gestione dei rifiuti e a migliorare la differenziazione e il riciclo degli RSU. Infatti, permette il raggiungimento di una alta percentuale di raccolta differenziata e di ottima qualità;
  3. rende i cittadini più consapevoli riguardo le problematiche relative alla produzione di rifiuti e li invoglia a produrne di meno e optare per imballaggi riutilizzabili e facilmente separabili in quanto la tariffa si basa sulla quantità di rifiuti prodotti.
Gli obiettivi dell’articolo sono due: dimostrare che il sistema tariffario dei rifiuti solidi urbani italiani in uso, ovvero il metodo normalizzato di tariffazione, è ingiusto per i cittadini e introdurre un nuovo modello di tariffazione, un’implementazione innovativa dello schema PAYT standard.
Tutti i dati si riferiscono a casi reali gestiti di SOFTline.

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